martedì 17 dicembre 2013

Recensione: Il ragno e l'iguana di Elisa Vangelisti


TITOLO: Il ragno e l'iguana
AUTRICE: Elisa Vangelisti
EDITORE: Selfpublishing
PAGINE : 423
COSTO: 18.00 cartaceo 3.00 ebook

Pagina FB: https://www.facebook.com/groups/458653487494503/739650799394769/?notif_t=like

SINOSSI

Che cosa succede quando le emozioni degli altri le senti sulla pelle? Quanto riesci a resistere, capendo perfettamente lo stato d’animo di chi ti si avvicina e sentendotelo dentro come se fosse tuo? Ma – soprattutto – quali considerazioni sul tuo stato di salute potrebbero fare gli adulti, se si sapesse in giro che i tuoi occhi le visualizzano sotto forma di espressioni luminose? Disturbi mentali? Pazzia? 
Questo accade alla protagonista, la sedicenne e solitaria Rynn, sin da quando era una bambina. E magari è proprio il suo insolito modo di essere ad attrarre un ragazzo altrettanto strano o – forse – ancora di più. Perché Gabriel, lo studente che le siede accanto durante la scuola, è un’anima della notte. 
Rynn è il Ragno, dall’apparenza fragile di un cristallo. Gabriel è l’Iguana, misterioso e inquietante. Luce e buio, quindi. Gli opposti che si attraggono e che – finalmente – formano un intero. 
Ambientato in Nevada nel 2010, Il Ragno e l’Iguana è il primo di una quadrilogia che ci porterà indietro nel tempo e che ci catapulterà avanti nel futuro. Un viaggio tra emozioni e sentimenti.


VOTO


3.5/5 draghi




IL MIO PARERE PERSONALE

È la prima volta che leggo un libro di questo tipo. Di solito mi aspetto che quasi tutti i libri seguano l’andamento classico. Situazione tranquilla – Evento che sconvolge la vita dei protagonisti – Punto di massima tensione – Risoluzione del problema – Ritorno alla tranquillità o almeno a un situazione abbastanza equilibrata. Il ragno e l’iguana sconvolge invece tutto questo concetto “classico”.
I due protagonisti Rynn e Gabriel si conoscono, si innamorano e proseguono a raccontarci le loro giornate (dal punto di vista di lei). Detto in questo modo si potrebbe pensare a qualcosa di noioso, eppure non è così se si analizza la questione da un punto di vista diverso.
Ammetto di aver storto il naso all’inizio per l’innamoramento lampo. Non c’è stata alcuna suspance e nel giro di una manciatina di pagine si è passato direttamente alle scene a casa di lei (a casa di lui e da poche altri parti quasi sempre chiuse).
Quello che all’inizio non avevo trovato nelle mie corde, man mano che mi avvicinavo alla fine, e cominciavo a entrare nell’ottica che la catena di eventi non si sarebbe spezzata (nessun cattivo, nessun evento negativo etc.), ho cominciato a guardare il libro in maniera differente.
È un romance, fin nella sua spina dorsale, senza nessun altro genere di contorno (a parte il fantasy ovviamente). Tutta la narrazione è incentrata sui sentimenti ed è come se fosse un’enorme parentesi d’amore nella vita reale dei protagonisti.
Ah, i protagonisti. Lei, Rynn (che si guadagna il soprannome di ragno), è una ragazza gracilina che ha il potere di vedere attraverso delle luci i sentimenti delle persone. Lui, Gabriel, è un vampiro da circa sessant’anni. Il loro rapporto è caratterizzato dal fatto che lui beve il sangue di lei e quando lo fa ricorre al suo caratteristico monito: “Stai ferma” che ne fa una specie di “motto” che distingue tutto il romanzo.
Una nota positiva la devo regalare in favore del rapporto dei protagonisti, anche se è in realtà è troppo veloce e troppo intenso, questo viene in qualche modo spiegato. Lui è un vampiro e ha le emozioni amplificate, lei percepisce i sentimenti e si lascia travolgere da quelli intensi di lui. Il gioco “quel che è mio e quel che è tuo” mi è piaciuto.
Quindi per chi cerca scene d’amore (sensuali, mai volgari) che hanno come protagonista un’umana e un vampiro, consiglio vivamente questo libro. Tra l’altro lo stile dell’autrice è pulito, scorrevole e simpatico. Io personalmente, sotto quest’ottica, ho veramente apprezzato il lavoro di Elisa Vangelisti, e sono curiosa di sapere di più del suo modo di vedere i vampiri. (Della serie esiste un prequel e due sequel).
Io sono più per l’azione, ma chi cerca solo amore nel ragno e l’iguana lo troverà di certo. Se un romanzo vale (e il ragno e l’iguana certamente) deve trovare i suoi lettori. 
Unici appunti li devo fare sul papà, davvero mentalmente troppo aperto (anche se ovviamente possono anche esserci tipi così) e sulla pasta. È ambientato in America ma i protagonisti mangiano italiano tutti i giorni. Vedevo bene la storia ambientata in un liceo liberale italiano.


Quando sono i contatto con gli autori mi piace fargli leggere prima la recensione. Non possono censurare o fare modifiche ma, se vogliono, possono aggiungere un commento. Ringrazio Elisa di aver accolto questa mia iniziativa e ora lascio la parola a lei.


Ringrazio Marina per aver aderito alla catena di lettura, iniziativa a cui tengo in maniera particolare e che mi ha portato molte soddisfazioni. Non le ho regalato una copia del mio libro d’esordio in quanto amica o blogger, ma le ho chiesto se avesse avuto voglia di aderire a un’iniziativa, iniziativa con delle regole e delle scadenze alle quali si è attenuta
Detto questo, che non mi sembra un dettaglio, colgo l’occasione per sottolineare quello che mi è piaciuto di questa recensione. Il Ragno e l’Iguana è stato a volte definito noioso o ripetitivo, giudizio al quale ribattevo precisando che l’azione è presente nella lotta emozionale dei personaggi. Una battaglia interna e non esterna, quindi. Il punto è – come giustamente ha detto Marina e nessuno prima di lei – che questo tipo di narrazione HA i suoi lettori, occorre solo trovarli.
L’ho capito sin dall’inizio quando, credendo di scrivere urban fantasy, mi sono resa conto che ogni romanzo con guerre e lotte mi annoiava. Non è il libro ad essere noioso, semplicemente non è adatto a me. La lettura dei romance ha accompagnato sempre la mia vita, iniziando a scrivere non ho fatto altro che infarcirlo di aspetti paranormali. Perciò è importante l’ottica con la quale lo si guarda, perché se il riflesso non combacia il romanzo risulta pesante. E lo risulta anche quel sembrare piatto, sempre uguale, leggendo un giorno dietro l’altro ove non sembra cambi nulla, ma così non è. C’è una continua crescita emotiva dei personaggi, un adattamento continuo, più o meno faticoso e costante. Chi non ama il genere non vede l’ora di giungere alla fine per passare ad altro, chi è entusiasta lo divora. Il Ragno è capitato sotto gli occhi di entrambi i tipi di lettrice, donandomi spunti interessanti su cui riflettere. 

Gli ambienti chiusi sono ricercati proprio per aumentare il senso di soffocante prigionia che avvertono i protagonisti immersi nelle emozioni l’uno dell’altra, concentrando l’azione nel sé all’interno di un altro sé. È un gioco di parole, ma è questo che succede a questa coppia, che funziona proprio perché è così “pazzamente” diversa da tutte le altre.

Per quanto riguarda l’aspetto liberale del padre della protagonista rispondo come ho già fatto: mio padre era così. 

Per l’aspetto relativo alla pasta (chissà perché più di una persona si è focalizzata su questo? Forse perché il romanzo è in parte incentrato sul connubio amore-nutrimento?) oltre a precisare che la madre di Rynn era di origine italiana, rispondo con le parole della mia beta-reader, che negli States c’è andata (io purtroppo no, anche se ho fatto ricerche il più accurate possibile! I luoghi descritti nei miei romanzi sono al 90% reali): <<La pasta è di uso comunissimo in quanto l'80 % della popolazione ha almeno un parente di origine italiana e perchè sono piatti facilmente conservabili in monoporzioni surgelate o da microonde. La Barilla spopola in tutti i supermercati e anche se la condiscono in modo spaventoso è la stessa che trovi sul tuo piatto.>>

Per chi volesse ulteriori informazioni per partecipare alla catena di lettura, che offre la possibilità di avere a casa una copia cartacea del romanzo per un mese di tempo, è possibile informarsi a questo link del gruppo della saga de Il Ragno e l’Iguana: 




Ringrazio tantissimo Elisa e vi annuncio che rivedremo presto una sua opera ospite di Terre di Arret, insieme a una sorpresa... ma non vi annuncio altro... 

Questo romanzo rientra nelle catergorie

 




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