domenica 4 agosto 2013

Recensione Darkwing di Davide Cencini




TITOLO: Darkwing
SOTTOTITOLO: La Spada dai Sette Occhi
AUTORE: Davide Cencini
EDITORE: Ute Libri
PAGINE: 398
PREZZO: cartaceo 18.00 euro - ebook 5.99 euro

Sito ufficiale http://worldofdarkwing.com/

TRAMA

Terra. Un futuro non molto lontano.Esiste un'alternativa a tutte le fonti energetiche conosciute. La Ener Fed sta per collaudare il suo nuovo reattore in grado di produrre quantità illimitate di energia, ma il sogno si trasforma in una tragedia. Peter non riesce a scappare in tempo.Un'esplosione, il nulla.Peter non è morto. E' in luogo chiamato Corown. Viene scelto dalla Spada dai Sette Occhi per diventare il Darkwing, un guerriero investito di un potere terribile e oscuro che rischia di consumarlo.Riuscirà a servirsene per salvare coloro che ama?  

VOTO

4 ++ /5 draghi


 ++


PICCOLA PREMESSA

È mia abitudine inviare prima la recensione agli autori con cui sono in contatto, per renderli consapevoli di quello che li aspetterà e per chiedere se, nel caso, volessero fare qualche commento. Tengo a precisare, però, che in nessun modo accetterei tentativi di censura.
Con l'autore di Darkwing  invece mi sono trovata la recensione un pochino "aggiustata". 
"Qui si può migliorare, qui non hai specificato bene, qui è un po' caotica". 
E la mia reazione è stata:


OSI FORSE CONTRADDIRMI?

A parte gli scherzi. :D . Mi fa sempre molto piacere avere un interscambio con gli scrittori. Così, del "succo" della recensione non ho modificato nulla, ho fatto però delle piccole aggiunte e ho scelto alcuni commenti dell'autore e li ho intercalati ai miei. Quindi anche in questo post sarà presente la "Voce all'autore" anche se in modo differente rispetto al solito (troverete le N.d.A. Note dell'autore)



Ed ora andiamo con:

IL MIO PARERE PERSONALE

Mi scuso con l’autore per averci messo una vita a finire il suo libro. Tengo a precisare che il tempo impiegato a finire un libro non è sinonimo di “non mi è piaciuto”. Ho letto “Il Signore degli anelli” in un anno ed è uno dei miei libri preferiti. Ho letto “Spells” in poche ore e mi ha talmente annoiato da rendermi totalmente indifferente alla conclusione della saga.
Arriviamo dunque alla recensione.

Mondo strano quello di Darkwing. Da una parte estremamente originale. Comincia nel nostro mondo, dove si parla, tuttavia, di argomenti scottanti: come le violenze domestiche e il terrorismo. Argomenti non certo classici. Dal'altro canto abbiamo a che fare con un protagonista, Peter, estremamente "giocherellone", come se fosse "l'altra faccia di una stessa medaglia". E questo è un aspetto decisamente positivo.

Un certo incidente, però, catapulta Peter, in una sorta di mondo parallelo ancora non ben identificato (Corown).

Caratteristica affascinante di questo pianeta è la presenza di aviani, ossia persone dalla sembianza di uccelli. Mi è sembrata una trovata originale, se poi pensiamo che l’autore si è di chiaramente ispirato a PK il mio favore non può che aumentare (ho tutti i numeri usciti e per tutti intendo proprio TUTTI visto che la serie ad un certo punto si è interrotta (se ci penso ancora sto male)).



Cosa mi è piaciuto in Darkwing, oltre gli aviani? Certamente le battute sempre pronte del protagonista e di altri personaggi e le situazioni al limite del surreale.
E uno stile fresco e in crescente miglioramento:

Attenzione, attenzione, segue un luuungo elenco di esempi, dello stile di Darkwing:

Sua moglie, una giunonica pappagallina gialla.
(Descrizione essenziale e perfetta di un'aviana, testimonianza di una buona proprietà di linguaggio)

E poi il libro è pieno di passaggi esilaranti:

Magnifico! Venite, venite… moglie, apri la botte di birra Super Extra Dwarf gran riserva che abbiamo giù in cantina!
- Quella “corretta”? - bisbigliò Miriam, ma Peter la sentì ugualmente.
- No, non quella allungata col piscio di cavallo che servo ai forestieri, porta due boccali di quella vera! -

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Era tarda notte e piovigginava - Chi bussa a questo convento? - chiese Durin, per sincerarsi dell’identità del visitatore.
(Vi prego, ditemi che anche voi avete riconosciuto: “Co’ ‘sta pioggia e co’ ‘sto vento, chi è che bussa al mio convento? Tormentone già vintage negli anni ’70 :D ) (N.d.A. GRAZIE per aver riconosciuto questa citazione!!! Sei stata l’unica! Confermo! :D)

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Peter si domandò come mai solo nei romanzi fantasy che leggeva i protagonisti riuscivano a cavalcare tutto il giorno, mangiare carne secca e dormire per settimane in mezzo ai boschi svegliandosi freschi e riposati, in armonia con la natura. Lui, una mattina, destato da un insopportabile cinguettio, aveva sparato col cannone dello scudo agli uccellini… con buona pace del suo nome di battaglia.

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Non lo so… forse l’input totalmente imprevisto lo ha bloccato… non è nuovo ai crash di sistema…
- Che tu sappia è stato programmato su “Winsozz”?
- No, Peter, non direi proprio! - lo rimproverò Lidia per aver fatto dell’ironia in un momento del genere.

(simpatico questo passaggio su Winsozz riferito ai Cyborg (anche se penso che sia per palati "smanettoni"))

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- Attenziooone! Periiicolo! Attenziooone! Periiicolo! - gridò la spada, con la vocina soave che ogni tanto faceva Durin Dardodiferro. La lama lampeggiava con intermittenza di una luce rosa shocking. Durin aveva detto che era incantata per avvertirlo quando il pericolo era vicino, ma Peter aveva immaginato una dignitosa luminescenza azzurra, e di certo non pensava alla suoneria.

(Il nano Durin Dardodiferro è uno dei miei personaggi preferiti)

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E le citazione "dell'altro mondo" (ossia il nostro) sono veramente numerose:

Che cosa significa questa scritta? Io mastico l’elfico ma sono un po’ arrugginito…
– Questi versi? Oh, solo un canto di guerra, c’è scritto pressappoco: “Una lama per squartarli, una lama per sventrarli, una lama per scuoiarli e del tutto disossarli!”

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Il protagonista poi è un simpaticone che adora le mangiate:

si era fatto portare un tacchino farcito, due trote bollite, una forma di cacio intera, una pagnotta grossa come la ruota di un carretto, mezzo chilo di polenta, un’insalatiera di verdure grande abbastanza da sedercisi dentro e mezzo barile di birra, il tutto condito da stuzzichini assortiti, e ancora continuava a ingurgitare cibo. Era irreale. Che fosse invece quello il vero volto della sua maledizione… tramutarsi in una cavalletta gigante in grado di distruggere le riserve di cibo d’un villaggio?
(N.d.A. potresti aggiungere che si tratta di un umorismo mangereccio ispirato ai film di Bud Spencer e Terence Hill, se vuoi)
Voglio, voglio :D


Ce la giochiamo a birra e salsicce?



Anche se, a dire la verità, soprattutto  all'inizio, l'umorismo del protagonista mi è sembrato un po’ forzato

Ho notato un grande miglioramento nello stile man mano che si andava avanti con il racconto. L’autore mi ha detto che il romanzo è stato scritto in più anni e oserei dire: si vede.

Anche quando la faccenda si fa seria lo stile è di tutto rispetto:

La sua voce era gradevole, e tuttavia pervasa da un sibilo ultraterreno, come una goccia di veleno che inquinava segretamente un bicchiere d’acqua limpida.

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Lidia era ammirata. Ancora una volta, Peter la stupiva: si era fatta di lui il concetto di un uomo coraggioso, ma anche impulsivo; invece, ora scopriva che quando voleva era in grado di mantenere i nervi saldi e il sangue freddo. In una situazione in cui altri si sarebbero abbandonati alla disperazione era stato capace di prendere il gruppo per le redini e ridargli fiducia, dimostrando anche una notevole intelligenza tattica. Parlava con la sicurezza di un capo, argomentando ogni decisione senza lasciare adito a discussioni.

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E mentre all’inizio troviamo errori stilistici tipo:
Il suo fisico appariva snello, ma i muscoli erano ben disegnati e tonici, duri come l’acciaio. Mentre il PoV è sulla testa del protagonista. 
(N.d.A. ma è Peter che si guarda allo specchio, perché è un errore? Forse non dovevo usare “appariva” perché sembra che qualcun altro che lo sta guardando, è questo che intendi? Mh forse hai ragione.) (sì, in quel punto la "telecamera" va all'esterno, però questo problema scompare nel testo dopo brevissimo tempo).

Man mano che si va avanti si trovano sempre meno imperfezioni e sempre più un linguaggio sicuro di sé e di effetto. E molte scene sono mostrate invece che raccontate.

 Prima di rendersene conto era steso a terra, con la testa che gli girava come una trottola: sentiva sapore di sangue in bocca e un viscido calore che gli colava lungo il viso. Gemette di dolore e le lacrime gli uscirono da sé.

(Scena mostrata con efficacia: si sente il sapore in bocca, il viscido calore (spettacolare metafora))

Per farvi un altro esempio del miglioramento di stile, facciamo però un passetto indietro… pronti? Reeeeewind!! Primo capitolo: immenso ed inutile infodump sugli aviani. Terribile. Buttiamolo e teniamo tutto il resto del libro.
(L'autore mi ha informato che in fase di editing voleva toglierlo ma poi l'editor ha deciso di mantenerlo).

Molte situazioni sono originali (mi è piaciuta tantissimo la parte dedicata ai cyborg), altre lo sono un po’ meno (come la foresta incantata).

Avrei, inoltre, gradito una suddivisione "meno prolungata" dei capitoli. Ma questo rientra nei gusti personali. (Anche in questo caso, mi fa notare l'autore, questa suddivisione è stata ideata dall'editore, lui l'aveva creata in modo molto diverso).

Tutto sommato il libro merita davvero di essere letto e di rientrare nei fantasy di tutto rispetto.

Infine una nota positiva a favore della casa editrice che ha ideato un sistema di rating e un bollino. Sarebbe bello se questo metodo fosse applicato anche ad altri libri.


Sistema di Rating
Darkwing
VERDE
Fantasy pulito, privo di espressioni volgari. 
Contiene anche temi importanti e spinosi, 
ma sempre esposti in modo 
intelligente e delicato.
Attenzione!
Tutti i giudizi espressi sono frutto di una valutazione 
arbitraria di Ute Libri e possono non coincidere 
con la sensibilità del singolo lettore.


Insomma, un libro che mi ha lasciato un segno decisamente positivo. E pensare che è solo il primo di una serie di sette. Sì, perché il mondo di Darkwing è molto articolato, per questo lo spazio a lui dedicato non finisce qui. A breve, infatti, presenteremo uno speciale dedicato all'ampio e dettagliato background.

A presto quindi, con Darkwing!

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