venerdì 28 giugno 2013

Recensione: Forgotten Times di Maddalena Cioce


Titolo: Fogotten Times
Sottotitolo: La redenzione dei dannati
Autrice: Maddalena Cioce
Editore: Selfpublisher
Genere: Fantasy
Pagine: 241
Costo ebook: 2.99
Disponibile anche in formato cartaceo

TRAMA

Forgotten Times, letteralmente “tempi dimenticati”, è un fantasy incentrato sull'estinzione dei vampiri, in modo che gli eventi fittizi sembrino reali, come se siano stati dimenticati con la fine di quel periodo buio che conosciamo come Medioevo.
La storia ruota intorno alle leggende metropolitane che indicano il personaggio biblico di Caino come il precursore della specie dei vampiri e comincia proprio con uno di quei momenti cupi, nel corso di un funerale in un paesino dell’Inghilterra anglicana del secolo; durante il sermone il pastore si sta spingendo troppo oltre e sta svelando una realtà che tutti credono leggenda, così il protagonista si svela per farlo tacere. Finirà così coinvolto nel mistero che stava sconvolgendo il paesino e salverà suo malgrado il novizio allievo del pastore, venendo a conoscenza di un mistero ancora più grande: esistono dei “qualcosa”, che vengono volgarmente chiamati “spiriti”, che solo quattro persone posseggono e che si dice che, se riuniti, possano conferire enorme potere. Una favola per bambini, una leggenda infondata che il protagonista decide di verificare, avendo sotto mano proprio uno dei quattro possessori. Ma la verità non è nota nemmeno a lui, ed il dampiro ha a che fare con la questione molto più di quanto egli stesso pensi.
Nulla è ciò che sembra, nemmeno il protagonista fornisce il proprio vero nome, essendo egli stesso una parte dimenticata della storia che vuole restare nascosta, mentre personaggi essenziali resteranno nell’ombra quasi fino alla fine, per svelare il segreto finale.
Un concentrato di azione, sentimenti violenti e dolcissimi, conflitti interiori e segreti inconfessabili, dove anche l’elemento apparentemente più insignificante ha un fine preciso.
Destinata ad un pubblico maturo, la storia contiene episodi di violenza che si addicono al secolo trattato, perciò classificabile come un VM-14.
È il primo di una serie di due romanzi.


VOTO

4.5/5 draghi



IL MIO PARERE PERSONALE

Sono sempre più meravigliata da come piccole perle si nascondano, più facilmente di quello che si creda, fra gli autori auto pubblicati. E oggi ve ne voglio presentare una.
Il libro racconta la redenzione che auspicano alcuni dannati, addirittura discendenti da Caino stesso. Ma è anche una grande storia d’amore. Un vero e proprio colpo di fulmine arrivato dopo 900 anni.
Niente paura però, c’è il colpo di fulmine e anche bello tosto, però non è amore incondizionato da entrambe le parti a prima vista, fin troppo inflazionato nei romanzi degli ultimi tempi. Il rapporto tra William (o meglio Lakit… per me per sempre William) e Patricia evolverà di giorno in giorno, seppur nell’arco breve della durata del viaggio verso la redenzione.
Spesso nei libri mi piace segnarmi alcune frasi che mi hanno particolarmente colpito. Di questo libro non ho segnato nulla, ma badate bene, non perché nessuna frase mi sia entrata nel cuore, ma perché lo stile è interamente elegante e raffinato e scorre, dall’inizio alla fine, senza la necessità di utilizzare inutili fronzoli.
Un’altra cosa che mi è piaciuta particolarmente è la creazione di un vampiro diurno, chiamato dall’autrice dampiro. Niente a che vedere con Blade, ma la capacità di tirar fuori una creatura del genere (che tende anche a non nutrirsi di sangue umano) senza cadere nel “già visto” è un grande punto a favore.


Conoscete tutti Blade, vero? VERO???


ATTENZIONE SPOILER ALERT
E poi come può non piacermi un vampiro  (dampiro) che seduce la sua dama senza che lei ne sappia nulla?  Ma che, nonostante il tutto sembri una brutalità, dietro al suo gesto c’è un MOTIVO più che valido.  E ho detto anche troppo…
FINE SPOILER

Ma torniamo ai due protagonisti. Mi sono piaciuti tantissimo, la personalità contrastante di lui da una parte, e l’audacia e la tempra di lei dall’altra. Sono due protagonisti veramente adorabili.
I dialoghi tra loro sono mirabili, così come i frequenti battibecchi tra William  e il monaco Matthew.
Per questo lavoro, quindi, punteggio quasi pieno,  ho tolto mezzo punto solo per alcuni piccoli particolari:
-        È mio parere personale che la trama poteva essere sviluppata in modo più complesso, soprattutto per quanto riguarda il finale.
-        A volte mi sembra ci sia qualche difficoltà nel punto di vista, e qualche piccola imperfezione  (come l’utilizzo dell’aggettivo cementato in un’epoca dove il cemento non era ancora stato inventato).

Per concludere: lettura consigliatissima a chi adora i vampiri e le storie d’amore ad essi collegate, in modo però originale e coinvolgente.

Questo romanzo rientra nelle categorie Passione Vampiro  e Made In Italy

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